L’introduzione di Quota 100, pur consentendo a tanti lavoratori un accesso anticipato alla pensione nel prossimo triennio, per il Sindacato rappresenta l’inizio di un percorso più ampio, descritto nella piattaforma unitaria di Cgil Cisl e Uil, che si è provato a tratteggiare in una serie di emendamenti che, purtroppo, non hanno trovato alcun riscontro nelle decisioni del Governo e nell’iter parlamentare di conversione del decreto. Restano, quindi, tanti profili del sistema previdenziale ancora da affrontare per una vera riforma del sistema a cominciare da una reale flessibilità per tutti per l’accesso alla pensione da 62 anni.
Per Cgil, Cisl e Uil vanno anche affrontati altri aspetti importantissimi: consentire l’uscita anticipata a tutti i lavoratori con 41 anni di contribuzione; riconoscere a fini previdenziali il lavoro delle donne e di cura, i lavori gravosi e usuranti; garantire ai giovani lavoratori e a coloro che hanno percorsi lavorativi deboli e discontinui assegni pensionistici adeguati; istituire le commissioni per la valutazione della gravosità e l’usura delle diverse professioni e quella per l’analisi della composizione della spesa previdenziale e assistenziale; attribuire la piena rivalutazione alle pensioni; risolvere definitivamente la questione esodati; promuovere lo sviluppo della previdenza complementare tramite i fondi pensione contrattuali per tutti i lavoratori, solo per citarne alcuni.
Cgil, Cisl e Uil chiedono al Governo di avviare un confronto sui temi previdenziali, per dare così risposte concrete alle attese di milioni di cittadini italiani, e sono impegnati a dare continuità all’iniziativa di sostegno alla loro piattaforma.
TN