Durante la prima Repubblica, un grande vignettista come Giorgio Forattini non aveva peli sulla matita e riusciva ad esasperare, con l’ironia, qualche lato oscuro dei personaggi presi di mira dalla sua satira. Così a Bettino Craxi metteva indosso la camicia nera con le maniche rimboccate e gli stivaloni. Mentre Massimo D’Alema vestiva la divisa della Gestapo (se ben ricordo Forattini fu querelato dal lìder maximo per queste vignette). Oggi le forme della satira politica si sono evolute in parallelo con le nuove tecnologie. E’ sufficiente uno smartphone per produrre un video. Consiglierei agli esperti del settore un soggetto che non solo sarebbe divertente, ma aiuterebbe gli italiani a capire tante cose. Si comincia con Matteo Salvini che abbraccia la salama ferrarese e taglia la sfoglia per inanellare i tortellini; dopo, nel video, si aggiunge qualche scena di un film Luce che mostra Benito Mussolini, a torso nudo, intento a mietere il grano. Poi occorre farsi restituire da Facebook il video del citofono al Pilastro e subito appresso si inserisce il Duce, ad un casello ferroviario, che controlla di persona se il treno marcia in orario. Di nuovo, il Capitano giganteggia sopra una ruspa mentre abbatte delle baracche, seguito da una vecchia pellicola in cui Mussolini è ripreso a demolire, a colpi di piccone, antiche casupole per costruire al loro posto le opere del regime. Poi viene il confronto relativo all’attività fisica: spunta il sole, canta il gallo/ Mussolini va a cavallo. Il Capitano invece si trasforma in un tronista al Papeete. Per parlare di vite parallele, tuttavia, dobbiamo attendere che Salvini salti nel cerchio infuocato o scavalchi di getto la fila di baionette spianate. Una rappresentazione simile la si è vista nel film ‘’Crimini e misfatti’’ di Woody Allen: un regista di documentari (interpretato appunto da Allen) viene incaricato da un potente produttore (che vuole aiutarlo, ma che gli ha conquistato la donna di cui è innamorato) di fare un film su di lui. Il regista si vendica inserendo nella pellicola che riprende le gesta del produttore degli spezzoni di atteggiamenti di Benito Mussolini. Ovviamente perde il posto ma si toglie una soddisfazione. Si faccia avanti chi vuole fare un remake con Salvini protagonista.
Giuliano Cazzola