Il prossimo 5 marzo, FEMM, in collaborazione con la direzione per le relazioni con i parlamenti nazionali, organizzerà una riunione interparlamentare della commissione sul “25 ° anniversario della dichiarazione di Pechino e della piattaforma d’azione”. L’evento si svolgerà presso il Parlamento europeo a Bruxelles. Seguendo la tradizione di celebrare la Giornata internazionale della donna come evento speciale, il Comitato ripercorre i progressi compiuti in materia di parità di genere e anticipa le sfide future.
Il tema scelto dell’evento offre ai partecipanti l’opportunità di fare il punto sui risultati e le migliori pratiche, nonché sulle sfide rimanenti di questa importante agenda per l’emancipazione delle donne al fine di accelerare la realizzazione dell’uguaglianza di genere e l’emancipazione di tutte le donne e ragazze entro il 2030. Ricordiamo che la Conferenza si è concretata nel 1995 nell’adozione della nuova Piattaforma di Azione di Pechino, che individuava dodici aree di crisi che vengono viste come i principali ostacoli al miglioramento della condizione femminile: Donne e povertà Istruzione e formazione delle donne, Donne e salute, La violenza contro le donne, Donne e conflitti armati, Donne ed economia, Donne, potere e processi decisionali, Meccanismi istituzionali per favorire il progresso delle donne, Diritti fondamentali delle donne, Donne e media, Donne e ambiente.
Con l’adozione di questa piattaforma i governi si sono impegnati a tenere conto della dimensione sessuale in tutte le loro decisioni e strategie: ex ante dovrebbe sempre essere svolta un’analisi degli effetti che essi avranno su uomini e donne, e sulle loro necessità. Ginevra intanto è già stata teatro di un incontro internazionale sulla parità di genere e i diritti delle donne. Nell’ambito della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE), si è svolta la conferenza europea di preparazione alla verifica globale della dichiarazione e della piattaforma d’azione di Pechino. In questo contesto, la Svizzera assume un ruolo centrale: una sua delegazione ha partecipato attivamente ai dibattiti e la segretaria di Stato Pascale Baeriswyl è stata una delle due copresidenti della conferenza.
Nel marzo del 2020, 25 anni dopo l’adozione dell’agenda per il rafforzamento del ruolo delle donne e delle bambine, alla sede delle Nazioni Unite di New York si trarrà un bilancio globale dei progressi compiuti e delle sfide ancora aperte. Per preparare questo importante evento internazionale, nell’autunno del 2019 si sono svolte conferenze nei cinque continenti. Noi non sappiamo cosa dirà e chi rappresenterà il Governo italiano. Sappiamo invece, grazie al buon rapporto con la Commissione UE, che i Paesi membri dell’UNECE presenteranno i progressi compiuti nella concretizzazione della piattaforma d’azione di Pechino, le esperienze acquisite e le buone prassi. Si discuterà inoltre di come superare gli ostacoli sistemici che precludono alle donne e alle bambine una partecipazione equa a tutti gli aspetti della vita, in ambito pubblico e privato.
Concentrandosi sulla situazione di donne e bambine, i dibattiti verteranno su temi quali l’istruzione, la violenza, i conflitti armati, l’indipendenza economica, la partecipazione ai processi decisionali e la protezione dell’ambiente. A Ginevra ho potuto constatare che la Svizzera ha messo in evidenza il suo impegno per la parità salariale e nella lotta alla violenza domestica e ha presentato un progetto dei Cantoni francofoni sulla parità nella scuola e si sono svolti eventi collaterali. La segretaria di Stato, Pascale Baeriswyl, ha colto anche l’occasione per partecipare a vari incontri bilaterali con rappresentanti statali e responsabili dell’ONU di alto livello. La delegazione svizzera è guidata da Sylvie Durrer, direttrice dell’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU), e da Didier Chambovey, ambasciatore straordinario e plenipotenziario alla Missione permanente della Svizzera presso l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e l’Associazione europea di libero scambio (AELS). Ma noi, da chi saremo guidate?
Alessandra Servidori