“Un`intesa che ha indubbiamente una valenza storica, senza la quale l`Europa non sarebbe stata all`altezza di fornire le risposte necessarie a fronteggiare la più grande crisi dal dopoguerra”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini commenta l`accordo raggiunto dal Consiglio europeo sul Recovery Fund e il Bilancio Ue 2021-2027.
“La trattativa che ha condotto all`accordo – afferma Landini – ha fatto emergere una netta divisione tra gruppi di Stati membri che è quanto di più lontano da un sentimento reale di Unione. Per questo, la vera attuazione di Next Generation EU dovrà continuare a misurarsi sulla crescita di una vera dimensione europea che per il mondo del lavoro è obiettivo strategico”.
Per il leader della Cgil “risultati importanti sono: l`entità dei fondi stanziati complessivamente, ma soprattutto le modalità di reperimento, attraverso il ricorso sui mercati finanziari con l`emissione `storica` di bond europei, così come richiesto anche dalla nostra organizzazione”. Inoltre, “altro elemento molto positivo è rappresentato – sottolinea Landini – dalla partita delle nuove risorse finanziarie, che configurano un vero e proprio strumento fiscale dell`Unione Europea. Questi risultati sarebbero stati impensabili senza il ruolo del Governo e del nostro Paese, oltre che delle alleanze costruite”.
“L’Italia deve essere soddisfatta dei risultati raggiunti. Ora però si deve affrontare la fase di costruzione del Piano nazionale di ripresa e resilienza attraverso un percorso partecipato e di largo coinvolgimento, e che progetti, con protocolli di intesa condivisi, l`utilizzo di queste risorse per garantire un nuovo modello di sviluppo, sostenibile ambientalmente e socialmente, finalizzato – conclude Landini – alla creazione di lavoro e al rafforzamento dello Stato sociale”.
E.G.