Si è tenuto oggi, presso il ministero dello Sviluppo economico, presieduto dal viceministro Teresa Bellanova, l’incontro con la direzione aziendale della Blutec per la verifica dello stato di avanzamento del piano di reindustrializzazione e rioccupazione dei lavoratori di Termini Imerese.
L’azienda ha presentato il cronoprogramma aggiornato per la definitiva realizzazione della prima fase del piano di reindustrializzazione e occupazione. Prima fase che vede un investimento pari a 22 milioni e un piano occupazionale che vedrà rientrare entro settembre, accanto ai 123 impiegati ad oggi, altri 47 lavoratori per la realizzazione di una commessa per la produzione di motoveicoli a tre ruote, altri 80 entro dicembre 2017 per la partenza del progetto e allestimento del Doblò con motore elettrico e ulteriori 100, entro aprile 2018, per la realizzazione della linea di produzione “Lighting” e “Chemical”.
Domani, 20 luglio, sarà definitivamente confermata la partenza del progetto “Doblò elettrico”, in collaborazione con Fca, come confermato dalle verifiche effettuate dal Mise. L’azienda ha confermato di aver formalizzato le procedure verso il ministero del Lavoro per garantire una copertura salariale attraverso gli ammortizzatori sociali fino al 2019.
La Fiom, con una nota, valuta positivamente la definitiva conferma della realizzazione del “Doblò elettrico” e, seppur con consistente ritardo, l’implementazione dei macchinari istallati e in via di istallazione all’interno dello stabilimento. Restano tutte da confermare, affermano i sindacalisti, le restanti iniziative industriali per la completa occupazione dei lavoratori di Termini Imerese.
Pertanto le tre organizzazioni dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil invieranno una lettera al ministero del Lavoro per un confronto sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali e per verificare le condizioni di pensionamento per i lavoratori usurati. A tal proposito, Bellanova ha garantito che trasmetterà il problema posto al ministro del Lavoro Poletti.
Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom Sicilia, e Michele De Palma, responsabile nazionale Fiom settore automotive condividono l’ipotesi che eventuali uscite siano compensate con gli addetti del bacino dell’indotto, come dagli accordi siglati presso il ministero. Inoltre, i due sindacalisti chiedono che la direzione aziendale tenga incontri anche con i delegati degli altri stabilimenti del gruppo, per discutere del futuro industriale e degli investimenti. Infine, la Fiom ha sollecitato la direzione aziendale per un rapido e definitivo riallineamento delle pendenze economiche nei confronti dei lavoratori.
A ottobre prossimo si terrà un incontro presso il MiSe in cui l’azienda dovrà avere già realizzato gli obiettivi stabiliti nell’incontro di oggi e chiarire la realizzazione della fase 2 del progetto industriale e occupazionale e la sua sostenibilità finanziaria.