‘Milioni di giocattoli della marca Disney, distribuiti a Natale in tutto il mondo, proverrebbero da fabbriche cinesi poco rispettose dei diritti dei lavoratori’: questa accusa proviene da un comitato sociale cattolico di Hong Kong, che ha svolto un indagine clandestina in 12 officine del sud del paese (Dongguan, Canton et Shenzhen) i cui 50.000 dipendenti sono perlopiù impiegati al nero e sottopagati. Tenuto conto del numero di ore supplementari che il personale (principalmente costituito da donne originarie della Cina centrale) deve prestare, la media oraria del salario è largamente inferiore al minimo legale. Il rapporto non mette in causa direttamente la Disney, ma critica il gigante americano per la sua mancanza di rigore nelle ispezioni condotte in proprio. Circa 15.000 sono le fabbriche che fanno capo alla Disney per la produzione dei suoi giocattoli, le cui principali hanno sede ad Hong Kong, Singapore e Taïwan.
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