“L’allargamento ad Est dell’Unione europea non deve preoccupare i lavoratori italiani”. A sostenerlo è il presidente della Commissione europea Romano Prodi che da Pavia lancia un monito a quanti si dicono preoccupati da un possibile ingresso dei Paesi balcanici nell’Unione.
“Che qualche Paese abbia fretta di entrare lo ritengo positivo -ha sottolineato Prodi- e noi abbiamo l’obbligo di far entrare altri Paesi e chiudere le trattative secondo il loro merito. Noi esaminiamo tutti i capitali e su questo dobbiamo dare un giudizio obiettivo. In ogni caso -ha proseguito Prodi- il lavoratore italiano non si deve preoccupare perchè non ci rimette nulla, anzi ci guadagna da un’area di sviluppo più forte perchè abbiamo le garanzie che le regole devono essere rispettate. Una garanzia politica ed economica che viene data ai cittadini”.Prodi ha inoltre rassicurato il Sud d’Italia che, in caso di allargamento dell’Unione europea “è ben piazzato. Bisogna che il Sud ne approfitti sia dell’allargamento sia della politica mediterranea, che devono tornare al centro dell’economia mondiale. Il Mediterraneo infatti ha una grande occasione e, se non siamo stupidi, ci troveremo di fronte a una fase di rilancio strepitosa. Il Mediterraneo -ha concluso- è la grande occasione per far rientrare il nostro Paese al centro dello sviluppo economico”.