I sindacati degli elettrici di Cgil, Cisl e Uil non sono riusciti a varare una piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto degli elettrici in scadenza a fine mese. Alberto Morselli, segretario generale della Filcem, il sindacato di categoria della Cgil, spiega i motivi di questa caduta.
Morselli, come mai non siete riusciti a trovare un accordo tra voi sindacati per il rinnovo del contratto degli elettrici?
Ci abbiamo provato, fino a pochi giorni fa, ma non è stato possibile. A un certo punto abbiamo dovuto abbandonare la ricerca, perché il contratto scade a fine mese e dovevamo presentare le richieste sindacali, ciascuna organizzazione le proprie.
Su cosa si è interrotto il negoziato?
Sul tema salariale, perché noi abbiamo insistito perché si indicasse la cifra che chiedevamo per la crescita del salario, ma Cisl e Uil non hanno voluto o potuto indicare questa cifra.
Era indispensabile indicare una cifra precisa? Non si poteva farla più avanti, nel corso della trattativa?
Ci è parso doveroso indicare una cifra precisa. Perché è vero che in altre occasioni non sono state indicate subito le cifre, ma allora avevamo tutti dei riferimenti precisi, l’accordo del 1993. adesso quel riferimento, almeno per Cisl e Uil non esiste più e dovevamo allora essere precisi, per riguardo verso le controparti e verso i lavoratori.
Anche a costo di rompere il dialogo tra di voi?
Sì.
Circola la voce che è stata data una direttiva precisa dalla Cgil e che voi vi siete dovuti adattare.
Non è vero, smentisco nel modo più assoluto. Io sono libero e autonomo, non ho seguito nessun gioco confederale. Non mi devo giustificare, ma vorrei ricordare che ho sempre fatto accordi in deroga a regole che sembravano ferree.
Quando presentate le vostre richieste?
A fine mese. Adesso stiamo consultando i lavoratori in assemblee degli iscritti aperte a tutti i lavoratori. Il 30 avremo un’assemblea dei delegati e vareremo la piattaforma, che sarà subito presentata alle controparti.
Cosa chiedete oltre al salario?
La realizzazione di consigli di sorveglianza nelle aziende più grandi e l’unificazione dei contratti elettrici e gasacqua. Spero che anche le altre facciano altrettanto.
Questa difficoltà a fare l’accordo unitario getta una luce negativa anche sulle altre piattaforme che state preparando, come quella per i chimici per esempio?
Penso proprio di sì, ma è presto per parlare anche di quelle vicende.
Massimo Mascini