Il governo illustra le proprie proposte su riforme e fisco, ma è pronto anche ad ascoltare le proposte delle parti sociali, anche su temi non sul tavolo, nella convinzione che dal dialogo e dal confronto “possa venire un vantaggio anche quando le posizioni sono distanti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, parlando al tavolo con i sindacati in corso a palazzo Chigi.
“L’appuntamento di oggi rientra nel cammino di confronto e dialogo che questo Governo ha deciso di instaurare con le parti sociali, un confronto necessario e opportuno per darci una organizzazione più cadenzata del lavoro e per un dialogo strutturato e spero proficuo, nel rispetto delle priorità che il Paese ha e che il Governo ha deciso di darsi e delle rispettive posizioni sui temi specifici. Sono convinta che dal dialogo e dal confronto, anche quando le posizioni sono distanti, possa venire un vantaggio quando, come oggi, le persone sono particolarmente competenti sui temi in questione. Siamo qui per illustrarvi le nostre proposte ma anche per ascoltare le vostre, magari su materie che noi non mettiamo sul tavolo e che voi dovreste considerare come particolarmente rilevanti”, ha detto Meloni.
“A proposito di riforme, vorrei sentire la vostra opinione anche su quella costituzionale. Le parti sociali devono certamente essere coinvolte nel dialogo su una materia che interessa tutti. All`esito delle interlocuzioni che stiamo conducendo faremo una nostra proposta. Credo che una proposta di questo tipo debba cercare il maggior coinvolgimento possibile, fermi restando i due obiettivi fondamentali che ci siamo dati: la stabilità dei governi e il rispetto della volontà dei cittadini”.
La presidente del Consiglio ha dichiarato di volere istituire a Palazzo Chigi “un osservatorio governativo sul tema del potere d`acquisto: salari, monitoraggio dei prezzi e della politica dei prezzi, controllo dell`attuazione e degli effetti dei provvedimenti che noi abbiamo introdotto e che magari non hanno dato i risultati previsti, come per esempio la riduzione dell`IVA sui prodotti per la prima infanzia. Questo è il tema più rilevante, dal quale si dipartono anche gli altri. Cercherò di essere presente in prima persona – ha aggiunto – perché si possa sbrogliare insieme il bandolo di questa matassa”.
Inoltre per Meloni “l’obiettivo della delega fiscale è la riforma complessiva del sistema, con una riduzione progressiva delle aliquote Irpef per abbassare la pressione fiscale. Questo significa, nella nostra idea, ampliare sensibilmente lo scaglione più basso per ricomprendervi molti più lavoratori. Immaginiamo di inserire anche per i lavoratori dipendenti una serie di deduzioni, tra le quali quella sui trasporti. Inoltre, vogliamo rendere strutturale il tema dei fringe benefit e la detassazione del contributo del datore di lavoro per i lavoratori ai quali nasca un figlio”, ha aggiunto.
Sul tema delle pensioni, Meloni ha sottolineato come il 23 marzo sia stato istituito al ministero del Lavoro l`osservatorio per il monitoraggio della spesa previdenziale: “Sarà utile per mappare tutta la spesa e per valutare anche gli effetti di determinati provvedimenti in tema di esodi aziendali e ricambio generazionale. Il primo tavolo sarà sugli anticipi pensionistici, poi si lavorerà sul rafforzamento del sistema previdenziale, con particolare riguardo alle pensioni future. Dobbiamo garantire la tenuta del sistema ed evitare il manifestarsi di una bomba sociale nei prossimi decenni. Il confronto con le parti sociali su questi temi è particolarmente prezioso. Credo che si possa partire dal lavoro dell`osservatorio e dei tavoli tecnici, un lavoro di studio, per poi proseguire con un confronto complessivo sul sistema pensionistico. Un confronto che possa portarci a soluzioni migliori in una materia molto complessa”.
Un tema, quello previdenziale, che per la presidente del Consiglio si lega alla questione denatalità, anch’essa “grande questione economica, che se non affrontata per tempo renderà molto meno efficaci tutti gli altri provvedimenti”. In particolare “è inutile pensare a come ottimizzare il sistema previdenziale, se abbiamo sempre meno persone in età lavorativa”.
Per Meloni il Pnrr “è una delle questioni principali, una grande occasione. Le risorse devono arrivare a terra per essere spese nelle cose più strategiche” e per questo il dibattito “non deve essere ideologico, ma pragmatico. Stiamo lavorando al RepowerEu e alla verifica sul PNRR esistente, per fare un tagliando che tenga conto del mutato scenario della realtà di oggi. Il RepowerUe diventa l`occasione per fare insieme una valutazione su cosa nel PNRR può essere ottimizzato e perfezionato”, ha spiegato.
Infine, Meloni ha sottolineato come sul fronte della sanità “siamo fortemente impegnati, ci diamo l`obiettivo di una riforma complessiva che abbia come priorità la riorganizzazione dei servizi, il miglioramento dell`accesso alle cure, la valorizzazione dei professionisti della sanità. Sulla materia sanitaria bisogna ricordare che c’è un finanziamento importante nel PNRR, oltre 15 miliardi di euro, che richiede un approfondimento perché è una grande occasione per migliorare il nostro sistema sanitario con strumenti che ci consentano di migliorare il sistema e non immaginare cattedrali nel deserto. Su questo è importante che ci sia un`interlocuzione molto seria”, ha concluso sul punto.
E.G.